Artigianato locale
L’artigianato nel salento e sinonimo di qualità. Passeggiando tra i borghi e i vicoli dei centri storici, ci si imbatte ancora in antiche botteghe nelle quali, le abili mani degli artigiani, lavorano ancora incessantemente per produrre oggetti di straordinaria bellezza e valore, incuranti dell’avvento della modernità. Tra le tante realtà dell’artigianato salentino troviamo: la pietra leccese, la cartapesta, la ceramica e terracotta, il ferro battuto, il ricamo ecc… ecc…
La pietra leccese è il simbolo dell’artigianato salentino; un tempo era definita il marmo dei poveri. Grazie alla sua plasmabilità e facilità di lavorazione ha richiamato l’attenzione di vari architetti e scultori locali; come è evidente nei tantissimi monumenti, palazzi ed edifici religiosi. La sua lavorazione è quasi interamente a mano, l’abilità e la creatività degli artigiani grazie all’utilizzo di vecchi arnesi di lavorazione come: scalpello, pialla e sega rendono le creazioni uniche nel loro genere. Oltre alla morbidezza, infatti, una delle sue caratteristiche principali è la solidità: più passa il tempo e più la pietra leccese si indurisce e ciò la rende del tutto resistente alle intemperie. Sono tante le botteghe che vendono oggetti realizzati con questa pietra, tra i vari oggetti potete trovare: lampade, vasi, fioriere, orologi, portafoto, ecc… ecc…
La cartapesta è una tecnica povera che utilizza la carta dei giornali e la colla di farina, oltre ad essere poco costosa è molto facile da lavorare; viene utilizzata dai maestri cartapestai per realizzare i carri allegorici di carnevale, ma anche statuine, maschere, ecc…
Con ceramica si intendono tutti i manufatti a base di argilla; la sua lavorazione ha varie fasi: la preparazione dell’impasto argilloso, la modellazione, l’essiccazione, rivestimento della superficie, decorazione e cottura.
La terracotta si basa sulla modellazione dell’argilla, passando poi per la cottura in forno e ha un colore rossastro. È molto usata per la realizzazione di vasi, ma anche di vari soprammobili nonché delle pignate (pentole per cucinare i legumi).
La maiolica è un tipo di ceramica caratterizzato da un corpo poroso rivestito, in genere per immersione, da uno smalto stannifero.
Il ferro battuto è ancora molto utilizzato per la realizzazione di oggetti pregiati in salento e non solo; gli artigiani per lavorare il ferro usano ancora martelli, forge e incudini. Tra i cari oggetti abbiamo lampade, candelieri, ma anche letti ecc…
Il ricamo è un’altra realtà dell’artigianato salentino. Le tecniche dei ferri, uncinetti e tombolo vengono usate per realizzare splendidi corredi, merletti, pizzi, tovaglie, lenzuola, asciugamani, centrotavola ecc… ecc… Molte filatrici e tessitrici utilizzano ancora il tradizionale telaio salentino a pedali, nonostante la diffusione di macchinari più moderni, tramandato dalla mamma e prima ancora dalla nonna. Merletti e pizzi rappresentano un grandissimo vanto per il Salento, tra i più conosciuti c’è sicuramente il “chiacchierino”, conosciuto in passato come il “merletto dei poveri” e diventato nel corso degli anni passione di regine e nobili. Viene realizzato con la spoletta sulle dita ed è basato su un lavoro rapido ma preciso, che permette di realizzare centrini, pizzi di finitura, guarnizioni per abiti e tanto altro.
Arti e Mestieri
Arte della Pesca
I pescatori curano con zelo la tessitura e il rammendo delle proprie reti, per loro è un momento tanto importante quanto festoso. In questa rubrica cercheremo di far conoscere il mestiere del pescatore, tra tipi di pesca e luoghi preferiti. Una galleria fotografica vi farà invece, per chi no li sapesse, riconoscere le specie di pesce.
A Canna, Chiangi, Conzu, Lenza, Strascico, Tracina, Tremaglio, …
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Ogni pescatore conosce qualche posto “segreto” dove andare a pescare…
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Gamberi bianchi, viola e rossi, calamari, seppie, totani, triglie, …….
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Arte della Terra
Una volta i prodotti della terra servivano ai poveri per poter vivere, ora alcuni sono diventati dei piatti “speciali” nei migliori ristoranti. cercheremo in questa rubrica di farvi conoscere i frutti della nostra terra a KM zero e il periodo migliore per poterli coltivare e soprattutto mangiare.
Funghi, Fave, Foglie,…
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La coltivazione a KM zero cerca…
Altri Mestieri
Sono tanti i mestieri ormai dimenticati per via della tecnologia che ha sostituito la manodopera, o anche per il poco guadagno. Cercheremo in questa rubrica di far conoscere alcuni di questi mestieri.
Il banditore……
Il cestaio……
Il ferracavalli……
La ricamatrice, filatrice e tessitrice……
Lo scarparo……
Lu Bifararo, Lu Stagninu, Lu Scarparu, Il Cestaio, Lu Vandisciatore, La reputa, la macàra, Lu Ombrellaru, Lu Conzalimmure e Giustacofane, Lu Cantastorie, Lu Vetturinu, Lu Cazzafricciu, Lu Mnulaforbici, Lu Cutimaru, Lu Zuccature, Lu Mpagghiasegge, Lu Uttaru……